Il manifesto ha iniziato a riprendere la storia
delle rotte dei veleni il 5 settembre 2009, in un reportage sulla discarica
di Borgo Montello, in provincia di Latina. Questa zona a pochi chilometri
da Roma, dove secondo alcuni collaboratori di giustizia i casalesi hanno
interrato per anni rifiuti pericolosi, ha una vocazione agricola. È
una sorta di giardino dove vengono coltivati ortaggi, frutta, uva da vino.
Pochi mesi fa l'Arpa Lazio (Agenzia regionale per la protezione ambientale),
ha scritto che la falda acquifera è contaminata. Bene, il sospetto
era - ed è - che qui siano finiti una parte di fusti con rifiuti
pericolosi trasportati alla fine degli anni '80 da alcune navi dei veleni.
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La protezione civile fino ad ora non è stata in grado di rispondere. Chiediamo dunque al ministro dell'ambiente: il governo è in grado di spiegare come e dove sono stati smaltiti i rifiuti tossico-nocivi rientrati in Italia tra il 1988 e il 1989? 2) Il ministro Carlo Giovanardi nel 2004 dichiarò in Parlamento: «Evidenti segnali di allarme si sono colti in alcune vicende giudiziarie da cui è emersa una chiara sovrapposizione tra queste attività illegali ed il traffico d'armi. (...) Numerosi elementi indicavano il coinvolgimento nel suddetto traffico di soggetti istituzionali di governi europei ed extraeuropei». Quali sono questi paesi che sono stati coinvolti nel traffico internazionale di rifiuti? 3) Il 24 gennaio del 2006 l'allora sostituto procuratore della Repubblica di Paola Francesco Greco riferì davanti alla commissione bicamerale sui rifiuti che era stato individuato al largo di Cetraro un relitto della lunghezza di 126 metri circa. Dopo ulteriori informazioni acquisite dal Procuratore di Paola Bruno Giordano, l'assessore regionale della Calabria Silvio Greco ha scritto il 14 maggio 2009 al ministro dell'ambiente chiedendo un intervento per lo studio del relitto. Perché in questi quasi quattro anni il Ministero dell'ambiente non ha mai approfondito quanto comunicato dalla Procura di Paola fin dal gennaio 2006? 4) Nella stessa seduta del gennaio 2006, il pubblico ministero Francesco Greco affermò che non era riuscito ad ottenere informazioni precise dalle Capitanerie di Porto sui relitti presenti al largo di Cetraro e che in alcuni casi era stato opposto il segreto militare. Risulta al ministro che esista un segreto di stato o militare sui relitti presenti sui fondali del mare della Calabria? E' stato mai apposto il segreto sulla vicenda delle navi dei veleni? E' vero che la Guardia Costiera non fornì le informazioni chieste dalla Procura di Paola, come sostiene il magistrato Francesco Greco? 5) Nel maggio del 2007 un imprenditore di Fondi (Latina), Massimo Anastasio Di Fazio, poi arrestato con l'accusa di usura con modalità mafiose, annunciò di aver concluso un accordo con la Liberia per l'esportazione di rifiuti in Africa per un valore di 170 milioni di €. Secondo quanto riportato dal sito dell'emittente locale canale sette, all'accordo avrebbe partecipato anche l'ex sindaco Luigi Parisella. Oggi riportiamo poi la storia dei container buttati in mare da navi tedesche, solo quattro mesi fa. Risulta al ministro dell'ambiente che esistono oggi accordi per l'esportazione di rifiuti pericolosi da parte di aziende italiane verso l'Africa? Quali procedure di controllo dei nostri mari vengono attuate per bloccare lo scarico di rifiuti da parte di navi mercantili? |